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«Io non so più neanche quanti centimetri di cicatrici chirurgiche ho. Ma li amo tutti, uno per uno, ogni centimetro di pelle incisa che non sarà mai più risanata.Sono questi i punti di innesto delle mie ali.»(Carlotta Nobile, Il Cancro E Poi_)
«Perché vuoi dimostrare prima di tutto a te stessa che si può avere un melanoma metastatico che non si arrende, eppure VIVERE, con tutto ciò che questa parola vuol dire. Vivere tutte le gioie, i progetti, i dolori, le lacrime che la vita di 23enne ti regala ogni giorno. Perché c’è un E POI per cui non smetterai mai di combattere, perché nessuno può toglierti l’assoluta certezza che – nonostante tutti i tagli, le cicatrici, gli aghi nelle vene, i controlli, i liquidi di contrasto, gli interventi e i dolori – c’è una gioia immensa che ti aspetta, c’è il tuo più grande sogno che ti guarda da un tempo futuro e non vede l’ora di raggiungerti. Perché tutto quello che stai vivendo ti verrà un giorno riscattato. Perché in fondo il modo che hai ora di guardare alla vita non potevi che raggiungerlo così.»(Carlotta Nobile, Il Cancro E Poi_, 5 agosto 2012)
«Il cancro è una lotta che combattiamo da soli, armati del nostro coraggio, delle nostre cicatrici, dei nostri sogni che ci sembrano sempre più distanti, di quell'unico semplice piccolo bisogno di tornare ad essere quello che eravamo. È una lotta che si affronta con le lacrime, con le paure, con un commiato silenzioso a tutto ciò che è stato prima di quel referto, prima di quel foglio bianco, di quelle poche righe che in un attimo hanno riscritto tutto. È la guerra del dentro, delle storie nella Storia, dell'essere umano dinanzi alla sua pochezza, dinanzi alla follia delle sue stesse cellule, dinanzi alle contraddizioni di un'intera vita, che in un solo istante sono convogliate tutte lì, in quel piccolo lembo di pelle da cui tutto è partito. Proprio lì, pochi millimetri di carne che in un indefinito brevissimo attimo hanno deciso di cambiare la loro natura.È la lotta della solitudine che resta tale anche fra mille persone, è la lotta per la dignità, per la forza, per la normalità che sempre tanto si vuole allontanare e poi si rivela il miracolo più grande.Il cancro, le metastasi e le terapie non hanno cambiato il mio aspetto. Hanno solo inciso il mio corpo in parti che copro e custodisco come fossero i punti d'innesto delle mie ali. Ho continuato ad avere i miei capelli biondi, le mie guance rosa. Ho continuato ad essere, per gli sguardi estranei, la stessa che ero sempre stata...».(Carlotta Nobile, Il Cancro E Poi_)
«Io sono guarita nell’anima. In un istante, in un giorno qualunque, al risveglio da una crisi.Ho riaperto gli occhi ed ero un’altra. E questo è un miracolo.»(Carlotta Nobile, Il Cancro E Poi_, 5 aprile 2013)
«E in un attimo capisci che è stato proprio quel cancro a GUARIRTI L’ANIMA, a riportare ordine nella vera essenzialità della tua vita, a ridarti la Fede, la speranza, la fiducia, l’abbandono, la consapevolezza di essere finalmente diventata chi per una vita intera hai fatto di tutto per essere e non eri stata mai: una donna SERENA! Capisci che è stato il cancro a permetterti finalmente di amare te stessa in un modo incondizionato, con tutti i tuoi pregi e tutti i tuoi limiti, a godere di ogni più piccolo istante, ad assaporare ogni attimo, ogni odore, ogni gusto, ogni sensibilità, ogni parola, ogni condivisione, ogni più piccolo frammento di infinito condensato in un banalissimo e preziosissimo istante. Capisci che è stato il cancro, con il suo tormento, con le sue aggressività, con le sue asprezze a portarti infine la LUCE.»(Carlotta Nobile, Il Cancro E Poi_, 5 aprile 2013)
«Caro Papa Francesco,
Tu mi hai cambiato la vita.
Io sono onorata e fortunata di poter portare la Croce con Gioia a 24 anni. So che il cancro mi ha guarita nell'anima, sciogliendo tutti i miei grovigli interiori e regalandomi la Fede, la Fiducia, l'Abbandono e una Serenità immensi proprio nel momento di maggior gravità della mia malattia.
Io confido nel Signore e, pur nel mio percorso difficile e tormentato, riconosco sempre il Suo aiuto.
Caro Papa Francesco, Tu mi hai cambiato la vita.
Vorrei rivolgerTi una preghiera... Avrei un desiderio immenso di conoscerTi e, anche solo per un minuto, pregare il Padre Nostro insieme a Te!
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano" e "Liberaci dal male" Amen.
Affido questo mio sogno a don Giuseppe e confido in Dio!
Prega per me Santo Padre. Io prego per Te ogni giorno.
Carlotta»
(Carlotta Nobile, Lettera a Papa Francesco, 12 aprile 2013)